Ambito di Giovanni Battista Ruoppolo, XVII, Natura morta





in vendita
- Epoca : 17° secolo -1600
- Stile : Altri stili
- Altezza : 62cm
- Larghezza : 83cm
- Materiale : Olio su tela
- antiquario
Ars Antiqua srl - Telefono: +39 02 29529057
- Cellulare: 393664680856
- Milano,Italy
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Descrizione Dettagliata
Ambito di Giovanni Battista Ruoppolo (Napoli, 1629 – 1697)
Natura morta con frutta e uccellino
Olio su tela, cm 62 x 83
La natura morta in esame vede raffigurati dei succosi agrumi, tra i quali si riconoscono arance e limoni, assieme a rosse bacche sparse sul terreno. Un allegro uccellino è adagiato sul bordo di un vaso in terracotta nel quale crescono alcuni garofani screziati di rosa. Il paesaggio che si può osservare tutt’attorno è velato da nuvole e ombreggiato da arbusti, mentre in lontananza vi è una collina verdeggiante. A dominare il primo piano e a risaltare dal fondo scuro è la frutta che rigogliosa e succosa primeggia nella vivacità dei colori in contrasto con il fondale scuro. La corposa pennellata che delinea con dovizia la buccia rugosa degli agrumi a restituire il realismo della frutta, così come sono tratteggiate con estrema veridicità le verdi foglie degli steli mollemente piegate su loro stesse, ascrivono l’opera ad un pittore operante nella cerchia di Giovanni Battista Ruoppolo. Il Ruoppolo è artista napoletano, specializzato nel genere della natura morta, anzi lo stesso De Domici nelle sue Vite de' pittori, scultori ed architetti napoletani gli riconosce un ruolo primario nella scuola napoletana per questo genere. Studiò, insieme a Giuseppe Recco (1634 -?), alla bottega di Paolo Porpora (1617 – 1673). Dipinse quasi esclusivamente dipinti di frutta e di fiori. In conseguenza del suo rapporto con il mercante Gasparo Romer, le sue opere riscossero notevole successo anche all'estero, in particolare nelle Fiandre, acquistate, e di conseguenza diffuse, dai patrizi e dagli aristocratici napoletani lì stanziati per affari. Il suo elegante stile non ricerca la calligrafia o il minuto gusto decorativo ma un raffinato e diretto senso della realtà, di ascendenza caravaggesca. Tale ascendenza viene associata alla sua vibrante, vivace e variegata scelta cromatica, capace di accendere la composizione. La pennellata rapida e vivace ed i vibranti colpi di luce donano grande vitalità all'opera, caratterizzata anche da una profonda e analitica ricerca del dettaglio. Il pittore infatti rappresenta con cura ogni singolo elemento.
Per un puntuale confronto con l’opera si veda la Natura morta con agrumi, fiori d’arancio e pappagallo e Frutta e ortaggi in un paesaggio presentate sul mercato e di simile composizione.
Natura morta con frutta e uccellino
Olio su tela, cm 62 x 83
La natura morta in esame vede raffigurati dei succosi agrumi, tra i quali si riconoscono arance e limoni, assieme a rosse bacche sparse sul terreno. Un allegro uccellino è adagiato sul bordo di un vaso in terracotta nel quale crescono alcuni garofani screziati di rosa. Il paesaggio che si può osservare tutt’attorno è velato da nuvole e ombreggiato da arbusti, mentre in lontananza vi è una collina verdeggiante. A dominare il primo piano e a risaltare dal fondo scuro è la frutta che rigogliosa e succosa primeggia nella vivacità dei colori in contrasto con il fondale scuro. La corposa pennellata che delinea con dovizia la buccia rugosa degli agrumi a restituire il realismo della frutta, così come sono tratteggiate con estrema veridicità le verdi foglie degli steli mollemente piegate su loro stesse, ascrivono l’opera ad un pittore operante nella cerchia di Giovanni Battista Ruoppolo. Il Ruoppolo è artista napoletano, specializzato nel genere della natura morta, anzi lo stesso De Domici nelle sue Vite de' pittori, scultori ed architetti napoletani gli riconosce un ruolo primario nella scuola napoletana per questo genere. Studiò, insieme a Giuseppe Recco (1634 -?), alla bottega di Paolo Porpora (1617 – 1673). Dipinse quasi esclusivamente dipinti di frutta e di fiori. In conseguenza del suo rapporto con il mercante Gasparo Romer, le sue opere riscossero notevole successo anche all'estero, in particolare nelle Fiandre, acquistate, e di conseguenza diffuse, dai patrizi e dagli aristocratici napoletani lì stanziati per affari. Il suo elegante stile non ricerca la calligrafia o il minuto gusto decorativo ma un raffinato e diretto senso della realtà, di ascendenza caravaggesca. Tale ascendenza viene associata alla sua vibrante, vivace e variegata scelta cromatica, capace di accendere la composizione. La pennellata rapida e vivace ed i vibranti colpi di luce donano grande vitalità all'opera, caratterizzata anche da una profonda e analitica ricerca del dettaglio. Il pittore infatti rappresenta con cura ogni singolo elemento.
Per un puntuale confronto con l’opera si veda la Natura morta con agrumi, fiori d’arancio e pappagallo e Frutta e ortaggi in un paesaggio presentate sul mercato e di simile composizione.