Ambito di Pietro Bardellino, Maria presentata al tempio













in vendita
- Epoca : 18° secolo - 1700
- Stile : Altri stili
- Altezza : 163cm
- Larghezza : 150cm
- Materiale : Olio su tela
- Prezzo: 7000€
- antiquario
Ars Antiqua srl - Telefono: +39 02 29529057
- Cellulare: 393664680856
- Milano,Italy
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Descrizione Dettagliata
Ambito di Pietro Bardellino (1728-1806), circa 1760
Presentazione di Maria al Tempio
Olio su tela, cm 163 x 150
Con cornice, cm 166 x 152
Affrontata nel protovangelo di Giacomo, vangelo apocrifo, la presentazione al tempio di Maria rimane ad oggi uno dei più commoventi episodi artistici mariani. L’istante qui figurato, in cui la piccola Vergine viene incoraggiata al gran sacerdote da parte della madre Anna, nobilmente decisa, racchiude in sé una composizione armonicamente cullata tra barocco e classicismo. Tutti i presenti si voltano stupiti ad osservare l’inaspettato ingresso della giovane nei sacri locali, mentre una diretta luce ne stacca la figura dalla soffusa aria incensata. Questa forte naturalezza espressiva, sommata alla chiara concretezza formale utilizzata dall’artista, inebria il dipinto dell’accademismo già appartenuto a Francesco Solimena e a Giacomo del Po, al pari dei più grandi maestri napoletani. La meditata coerenza con cui l’artista organizza le luminose e tangibili cromie ne ufficializza inoltre la dipendenza da Pietro Bardellino, illustre esponente delle prime indagini rococò su suolo partenopeo.
Impegnato sin dalla giovinezza presso la sala grande della Farmacia degli Incurabili, Bardellino volse all’Oratorio della Confraternita dei Bianchi dello Spirito Santo, lavorando contemporaneamente per la cattedrale di Bitonto. Nominato membro dell’Accademia di belle Arti, vi fu richiamato quale attivo collaboratore proprio dal Vanvitelli, nel 1773. Debitore a sua volta dello stile di Francesco de Mura, suo maestro, alla metà del XVIII secolo Bardellino è già registrato in qualità di frescante presso le principali residenze reali di Ferdinando IV di Borbone, raggiungendovi l’apice del successo nel 1781 con l’incarico di affrescare Le virtù che incoronano Ferdinando IV e Maria Carolina sull’enorme soffitto del Gran Salone del Palazzo dei Regi Studi di Napoli (successivamente divenuto Real Museo Borbonico adibito, ai giorni nostri, a sede del Museo Archeologico Nazionale di Napoli). Questa prova consenti lui di divenire un maestro nella tecnica dell’affresco, vantata quindi presso svariate dimore nobiliari, tra gli interni delle quali è possibile rammentare quelli di Cellamare, Ischitella e Spinelli di Fuscaldo. Una lucidità coloristica, simile a quella che brilla nel presente, ritorna in opere tarde del Bardellino, oggi esposte nell’appartamento vecchio della Reggia di Caserta (Scienza e le arti, Pace e guerra, Innocenza, Semplicità, Verità, Il giorno e La notte), pur se più fredda, in ragione dell’adozione dell’artista delle tendenze dell’arte nord-europea di moda alla corte della consorte borbonica Maria Carolina, influenzanti anche Corrado Giaquinto.
Nel presente dipinto l’adozione di stilemi propri del Bardellino si fa evidente, per i volti del gran sacerdote e della S. Anna, rispettivamente nella lucida ripresa di San Zaccaria e Santa Elisabetta firmati dall’anziano maestro e affrescati in diocesi Conversano-Monopoli. Si osservino anche i suoi dipinti Sacra Famiglia (Museo Nazionale d'Abruzzo, Palazzo della Prefettura), Maria Vergine Bambina con Sant'Anna, Santa Lucia e San Pietro d'Alcantara (Museo Civico di Castel Nuovo, Napoli) ed Enea ai Campi Elisi (Museo di Capodimonte, Napoli), affini al presente per struttura compositiva e per stile figurativo.
Il soggetto della presentazione della Vergine fanciulla al tempio, assai ripreso nell’ambito della pittura ecclesiastica napoletana di XVIII secolo, presenta numerosi esemplari rimasti nell’anonimato di una qualità affatto simile al presente, che resta decisamente superiore nella caratterizzazione dei personaggi.
Con Ars Antiqua è possibile dilazionare tutti gli importi fino a € 7.500 a TASSO ZERO, per un totale di 15 RATE.
Es. Tot. € 4.500 = Rata mensile € 300 per 15 mesi.
Es. Tot. € 3.600 = Rata mensile € 720 per 5 mesi.
Per importi superiori a € 7.500 o per una maggiore dilazione nel tempo (oltre 15 rate), possiamo fornire un pagamento personalizzato.
Contattaci direttamente per avere il miglior preventivo.
DIRETTA TV
– DOMENICA 17.00 – 21.00 Dig.terr. 126 + 813 SKY
– In streaming sul nostro sito www.arsantiquasrl.com e sui nostri social Facebook e Youtube
Tutte le opere proposte da Ars Antiqua sono vendute corredate di certificato di autenticità a norma di legge e accurata scheda di approfondimento.
È possibile vedere direttamente le opere presso la galleria showroom di Milano, in via Pisacane 55 e 57.
Organizziamo personalmente trasporti e consegne delle opere, sia per l'Italia che per l'estero.
Presentazione di Maria al Tempio
Olio su tela, cm 163 x 150
Con cornice, cm 166 x 152
Affrontata nel protovangelo di Giacomo, vangelo apocrifo, la presentazione al tempio di Maria rimane ad oggi uno dei più commoventi episodi artistici mariani. L’istante qui figurato, in cui la piccola Vergine viene incoraggiata al gran sacerdote da parte della madre Anna, nobilmente decisa, racchiude in sé una composizione armonicamente cullata tra barocco e classicismo. Tutti i presenti si voltano stupiti ad osservare l’inaspettato ingresso della giovane nei sacri locali, mentre una diretta luce ne stacca la figura dalla soffusa aria incensata. Questa forte naturalezza espressiva, sommata alla chiara concretezza formale utilizzata dall’artista, inebria il dipinto dell’accademismo già appartenuto a Francesco Solimena e a Giacomo del Po, al pari dei più grandi maestri napoletani. La meditata coerenza con cui l’artista organizza le luminose e tangibili cromie ne ufficializza inoltre la dipendenza da Pietro Bardellino, illustre esponente delle prime indagini rococò su suolo partenopeo.
Impegnato sin dalla giovinezza presso la sala grande della Farmacia degli Incurabili, Bardellino volse all’Oratorio della Confraternita dei Bianchi dello Spirito Santo, lavorando contemporaneamente per la cattedrale di Bitonto. Nominato membro dell’Accademia di belle Arti, vi fu richiamato quale attivo collaboratore proprio dal Vanvitelli, nel 1773. Debitore a sua volta dello stile di Francesco de Mura, suo maestro, alla metà del XVIII secolo Bardellino è già registrato in qualità di frescante presso le principali residenze reali di Ferdinando IV di Borbone, raggiungendovi l’apice del successo nel 1781 con l’incarico di affrescare Le virtù che incoronano Ferdinando IV e Maria Carolina sull’enorme soffitto del Gran Salone del Palazzo dei Regi Studi di Napoli (successivamente divenuto Real Museo Borbonico adibito, ai giorni nostri, a sede del Museo Archeologico Nazionale di Napoli). Questa prova consenti lui di divenire un maestro nella tecnica dell’affresco, vantata quindi presso svariate dimore nobiliari, tra gli interni delle quali è possibile rammentare quelli di Cellamare, Ischitella e Spinelli di Fuscaldo. Una lucidità coloristica, simile a quella che brilla nel presente, ritorna in opere tarde del Bardellino, oggi esposte nell’appartamento vecchio della Reggia di Caserta (Scienza e le arti, Pace e guerra, Innocenza, Semplicità, Verità, Il giorno e La notte), pur se più fredda, in ragione dell’adozione dell’artista delle tendenze dell’arte nord-europea di moda alla corte della consorte borbonica Maria Carolina, influenzanti anche Corrado Giaquinto.
Nel presente dipinto l’adozione di stilemi propri del Bardellino si fa evidente, per i volti del gran sacerdote e della S. Anna, rispettivamente nella lucida ripresa di San Zaccaria e Santa Elisabetta firmati dall’anziano maestro e affrescati in diocesi Conversano-Monopoli. Si osservino anche i suoi dipinti Sacra Famiglia (Museo Nazionale d'Abruzzo, Palazzo della Prefettura), Maria Vergine Bambina con Sant'Anna, Santa Lucia e San Pietro d'Alcantara (Museo Civico di Castel Nuovo, Napoli) ed Enea ai Campi Elisi (Museo di Capodimonte, Napoli), affini al presente per struttura compositiva e per stile figurativo.
Il soggetto della presentazione della Vergine fanciulla al tempio, assai ripreso nell’ambito della pittura ecclesiastica napoletana di XVIII secolo, presenta numerosi esemplari rimasti nell’anonimato di una qualità affatto simile al presente, che resta decisamente superiore nella caratterizzazione dei personaggi.
Con Ars Antiqua è possibile dilazionare tutti gli importi fino a € 7.500 a TASSO ZERO, per un totale di 15 RATE.
Es. Tot. € 4.500 = Rata mensile € 300 per 15 mesi.
Es. Tot. € 3.600 = Rata mensile € 720 per 5 mesi.
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