ANTICA TVOLA DELLA SCUOLA ITALIANA DEL XVII SECOLO








in vendita
- Epoca : 17° secolo -1600
- Stile : Alta epoca
- Diametro : 44cm
- Materiale : Olio su tavola
- antiquario
Laboratorio la Mole - Telefono: +39011 19 467 664
- Cellulare: 393357352986
- Torino,Italy
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Descrizione Dettagliata
Olio su tavola, Diametro 44 cm
Il dipinto si trova in uno stato di conservazione eccellente, raffigura una scena di MARTIRIO con numerose figure perfettamente rappresentate.
I soggetti sono dipinti in una forma allungata che è tipico dello stile di MICCO SPADARO.
L’opera è stata studiata dal Prof. Ferdinando Arisi il quale la ha attribuita alla mano del maestro Micco Spadaro.
La perizia del Prof. Luigi Armondi, perito esperto del tribunale conferma l’attribuzione e accompagna il dipinto.
Micco Spadaro, al secolo Domenico Gargiulo (Napoli, 1609/1612 – 1675), è stato un pittore italiano di stile barocco, attivo principalmente a Napoli, ricordato come paesaggista e soprattutto per aver documentato i tumultuosi avvenimenti della Napoli del XVII secolo.
Non è nota con sicurezza la data di nascita e di morte di Micco Spadaro. Bernardo De Dominici, il suo primo biografo, scrisse che «nacque nella città di Napoli l'anno 1612 da Pietro Antonio, che esercitava l'arte di spadaro nella strada detta di Visitapoveri» e che morì all'età di 67 anni (nel 1679). Tuttavia negli archivi parrocchiali dell'epoca lo storico dell'arte Giuseppe Ceci non ha trovato documenti che confermino queste date.
Il soprannome con cui è universalmente conosciuto è dovuto al mestiere del padre, che era un artigiano forgiatore di spade. Iniziò quando venne preso a bottega da Aniello Falcone, che frequentò assieme ad Andre di Leone e Salvator Rosa. In seguito collaborò con Viviano Codazzi e i suoi primi lavori furono influenzati da Paul Bril e Filippo Napoletano.
Fra i suoi maggiori committenti vi fu il collezionista fiammingo Gaspare Roomer, a cui il pittore dovette la sua fortuna. Lavorò anche per la Certosa di San Martino, dove dipinse nel Coro dei Conversi e nel Quarto del priore. Dello Spadaro sono poi molto famose le rappresentazione dell'insurrezione di Masaniello e della peste del 1656.
Il dipinto si trova in uno stato di conservazione eccellente, raffigura una scena di MARTIRIO con numerose figure perfettamente rappresentate.
I soggetti sono dipinti in una forma allungata che è tipico dello stile di MICCO SPADARO.
L’opera è stata studiata dal Prof. Ferdinando Arisi il quale la ha attribuita alla mano del maestro Micco Spadaro.
La perizia del Prof. Luigi Armondi, perito esperto del tribunale conferma l’attribuzione e accompagna il dipinto.
Micco Spadaro, al secolo Domenico Gargiulo (Napoli, 1609/1612 – 1675), è stato un pittore italiano di stile barocco, attivo principalmente a Napoli, ricordato come paesaggista e soprattutto per aver documentato i tumultuosi avvenimenti della Napoli del XVII secolo.
Non è nota con sicurezza la data di nascita e di morte di Micco Spadaro. Bernardo De Dominici, il suo primo biografo, scrisse che «nacque nella città di Napoli l'anno 1612 da Pietro Antonio, che esercitava l'arte di spadaro nella strada detta di Visitapoveri» e che morì all'età di 67 anni (nel 1679). Tuttavia negli archivi parrocchiali dell'epoca lo storico dell'arte Giuseppe Ceci non ha trovato documenti che confermino queste date.
Il soprannome con cui è universalmente conosciuto è dovuto al mestiere del padre, che era un artigiano forgiatore di spade. Iniziò quando venne preso a bottega da Aniello Falcone, che frequentò assieme ad Andre di Leone e Salvator Rosa. In seguito collaborò con Viviano Codazzi e i suoi primi lavori furono influenzati da Paul Bril e Filippo Napoletano.
Fra i suoi maggiori committenti vi fu il collezionista fiammingo Gaspare Roomer, a cui il pittore dovette la sua fortuna. Lavorò anche per la Certosa di San Martino, dove dipinse nel Coro dei Conversi e nel Quarto del priore. Dello Spadaro sono poi molto famose le rappresentazione dell'insurrezione di Masaniello e della peste del 1656.