Coppia di nature morte, Carlo Antonio Crespi




















in vendita
- Epoca : 17° secolo -1600
- Stile : Altri stili
- Altezza : 55cm
- Larghezza : 59cm
- Materiale : Olio su tela
- Prezzo: 12000€
- antiquario
Ars Antiqua srl - Telefono: +39 02 29529057
- Cellulare: 393664680856
- Milano,Italy
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Descrizione Dettagliata
Carlo Antonio Crespi
(attivo in Lombardia verso la metà del XVII secolo)
Natura morta con piatto di pere, cesto di fichi e susine
Natura morta con piatto di mele, uva e funghi
Olio su tela, cm 55X59 (2)
Perizia prof. Alberto Crispo
La coppia di tele raffigura due nature morte da attribuire alla mano del pittore Carlo Antonio Crespi, cui le poche notizie bibliografiche lo vedono attivo in Lombardia verso la metà del XVII secolo. Entrambe condividono una composizione similare, disposta su due piani prospettici, dove al primo livello un brano di natura morta è disposto su un vassoio argenteo accompagnato, sullo sfondo, da un piano rialzato anch’esso arricchito con frutti. Nella prima composizione le mele, dalla bilanciata fantasia coloristica, sono variatamente disposte sul vassoio, circondate da acini di uva bianca e nera e da piccole susine; in alto un blocco ordinato di funghi. Nel primo piano del pendant un mucchietto di pere ordinate è accolto sul vassoio argenteo accompagnate anche qui da piccole susine tondeggianti, mele e sullo sfondo un cesto colmo di fichi maturi.
Caratteristica peculiare del suo linguaggio pittorico è il degradare dei piani su cui è disposta la frutta, dove ad un primo ordine elevato in lontananza ne precede uno ribassato con frutta disposta su vassoi. L’artista sembra guardare all’ambiente pittorico del comasco Angelo Maria Rossi, detto anche “Pittore di Carlo Torre” o “Pseudo Fardella” attivo a Milano attorno agli anni ’60 del Settecento. Da lui il Crespi sembra aver ripreso la disposizione compositiva su più livelli, lo sfondo realizzato con tinte cupe e brunastre, un primo piano caratterizzato da una maggiore luce e brillantezza dei colori, mentre il secondo rimane avvolto alla penombra.
Un rimando si può trovare anche nella natura morta emiliana di Felice Boselli (1650 -1732), caratterizzata da un linguaggio paesano e modesto dove ortaggi, selvaggina e frutti sono disposti su tavoli di pietra e gradini di pietra consunti.
La produzione, per l’utilizzo di linee morbide e rotondeggianti con aggiunta di motivi vegetali e floreali, si dimostra pienamente veneziana, più precisamente legata allo stile che si diffonde in territorio lagunare nel XVIII secolo. Fu nel Settecento che il mobile veneto raggiunse il suo massimo splendore ricoprendo un ruolo di estrema importanza sia in Europa che in Italia. A metà Settecento Venezia mostrò il meglio dell’arredo prodotto in Italia, abbracciando lo spirito del rococò; fu il trionfo delle curve e contro curve, così come dei decori floreali.
Con Ars Antiqua è possibile dilazionare tutti gli importi fino a € 5.000 a TASSO ZERO, per un totale di 12 RATE.
Es. Tot. € 4.500 = Rata mensile € 375 per 12 mesi.
Es. Tot. € 3.600 = Rata mensile € 720 per 5 mesi.
Per importi superiori a € 5.000 o per una maggiore dilazione nel tempo (oltre 12 rate), possiamo fornire un pagamento personalizzato.
Contattaci direttamente per avere il miglior preventivo.
DIRETTA TV
– DOMENICA 17.00 – 21.00 Dig.terr. 126
– In streaming sul nostro sito www.arsantiquasrl.com e sui nostri social Facebook e Youtube
(attivo in Lombardia verso la metà del XVII secolo)
Natura morta con piatto di pere, cesto di fichi e susine
Natura morta con piatto di mele, uva e funghi
Olio su tela, cm 55X59 (2)
Perizia prof. Alberto Crispo
La coppia di tele raffigura due nature morte da attribuire alla mano del pittore Carlo Antonio Crespi, cui le poche notizie bibliografiche lo vedono attivo in Lombardia verso la metà del XVII secolo. Entrambe condividono una composizione similare, disposta su due piani prospettici, dove al primo livello un brano di natura morta è disposto su un vassoio argenteo accompagnato, sullo sfondo, da un piano rialzato anch’esso arricchito con frutti. Nella prima composizione le mele, dalla bilanciata fantasia coloristica, sono variatamente disposte sul vassoio, circondate da acini di uva bianca e nera e da piccole susine; in alto un blocco ordinato di funghi. Nel primo piano del pendant un mucchietto di pere ordinate è accolto sul vassoio argenteo accompagnate anche qui da piccole susine tondeggianti, mele e sullo sfondo un cesto colmo di fichi maturi.
Caratteristica peculiare del suo linguaggio pittorico è il degradare dei piani su cui è disposta la frutta, dove ad un primo ordine elevato in lontananza ne precede uno ribassato con frutta disposta su vassoi. L’artista sembra guardare all’ambiente pittorico del comasco Angelo Maria Rossi, detto anche “Pittore di Carlo Torre” o “Pseudo Fardella” attivo a Milano attorno agli anni ’60 del Settecento. Da lui il Crespi sembra aver ripreso la disposizione compositiva su più livelli, lo sfondo realizzato con tinte cupe e brunastre, un primo piano caratterizzato da una maggiore luce e brillantezza dei colori, mentre il secondo rimane avvolto alla penombra.
Un rimando si può trovare anche nella natura morta emiliana di Felice Boselli (1650 -1732), caratterizzata da un linguaggio paesano e modesto dove ortaggi, selvaggina e frutti sono disposti su tavoli di pietra e gradini di pietra consunti.
La produzione, per l’utilizzo di linee morbide e rotondeggianti con aggiunta di motivi vegetali e floreali, si dimostra pienamente veneziana, più precisamente legata allo stile che si diffonde in territorio lagunare nel XVIII secolo. Fu nel Settecento che il mobile veneto raggiunse il suo massimo splendore ricoprendo un ruolo di estrema importanza sia in Europa che in Italia. A metà Settecento Venezia mostrò il meglio dell’arredo prodotto in Italia, abbracciando lo spirito del rococò; fu il trionfo delle curve e contro curve, così come dei decori floreali.
Con Ars Antiqua è possibile dilazionare tutti gli importi fino a € 5.000 a TASSO ZERO, per un totale di 12 RATE.
Es. Tot. € 4.500 = Rata mensile € 375 per 12 mesi.
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