Coppia di paesaggi con figure e borghi, Antonio Diziani




















in vendita
- Epoca : 18° secolo - 1700
- Stile : Luigi XV Transizione
- Altezza : 77cm
- Larghezza : 50cm
- Materiale : Olio su tela
- Prezzo: 15900€
- antiquario
Antichità Castelbarco - Telefono: +39 0464 973235
- Cellulare: 393494296409
- Riva del Garda,Italy
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Descrizione Dettagliata
Antonio Diziani (Venezia, 1737 – 1797)
Splendida coppia di opere
(1) Paesaggio roccioso con animali e figure in preghiera presso un tabernacolo
(2) Paesaggio montuoso con ponticello, viandanti e torrione arroccato
olio su tela, cm 70 x 43
In cornice cm. 77 x 50
I dipinti sono corredati da una scheda critica della dott.ssa Federica Spadotto (Venezia, 6 marzo 2019).
Dettagli completi delle opere: https://www.antichitacastelbarco.it/it/prodotto/pendant-di-dipinti-antonio-diziani
Questa squisita coppia di dipinti raffiguranti due ampi brani campestri con villani ed animali - nel primo esemplare raccolti in preghiera dinanzi a un tabernacolo; nel secondo intenti a percorrere un ponte di pietra con asino e gregge - si colloca a buon diritto nel corpus pittorico di Antonio Diziani (Venezia, 1737 – 1797), che qui registra con originalità le vibrazioni emotive del teatro della natura, portando a rappresentare anche il richiamo del luogo e della luce atmosferica per gli artisti settecenteschi, attratti dalla fisionomia variabile di simili paesaggi;
Esempi tipici della piacevolissima maniera dell’artista, le opere si distinguono grazie alla predilezione per i brani paesaggistici bucolici, luminosi e vivacemente pigmentati. Brani in cui il paesaggio non aspira a una grandiosa magniloquenza come nella più aulica tradizione veneta, ma che, nella loro dimensione idillica in perenne bilico fra favola e realtà, raffigura micro-universi alborei costellati di ruscelli, laghetti e paesaggi boschivi verdeggianti. Pur nella loro semplicità narrativa e inventiva, si tratta di composizioni sapientemente ritmate e spaziate, impregnate dei brillori argenti dei rivoli d’acqua, costellate da piccoli borghi e costantemente ravvivate da figurine snelle caratterizzate da pennellate fluide.
Il maestro, come dimostrano del resto le sue opere, era attratto dai protagonisti minori della vita di strada: contadini, pescatori, viandanti e pastori che egli riconosce nella loro autonomia espressiva tramite pittoresche annotazioni e che restituisce alla pacata dimensione arcadica nella successiva elaborazione paesaggistica.
La raffinata pittura tecnicamente ben espressa, una tavolozza ricca in materia, fresca e brillante nei colori, di tocco rapido ed arioso, supportano in vivacità espressiva la grande fantasia inventiva di questo prolifico paesaggista.
Figlio d’arte di Gaspare, Antonio mosse i suoi primi passi collaborando con il padre, il cui ascendente si ravvisa in maniera palese nella pennellata frantumata e scorrevole oltre che nella predilezione per le tonalità verde-paglierino delle fronde arboree e per gli azzurri preziosi e brillanti dei cieli.
[…]
Le opere sono presentato in eccellenti condizioni di conservazione. Eseguito reintelo professionale. Sono completate da cornici alla Salvator Rosa in oro.
Splendida coppia di opere
(1) Paesaggio roccioso con animali e figure in preghiera presso un tabernacolo
(2) Paesaggio montuoso con ponticello, viandanti e torrione arroccato
olio su tela, cm 70 x 43
In cornice cm. 77 x 50
I dipinti sono corredati da una scheda critica della dott.ssa Federica Spadotto (Venezia, 6 marzo 2019).
Dettagli completi delle opere: https://www.antichitacastelbarco.it/it/prodotto/pendant-di-dipinti-antonio-diziani
Questa squisita coppia di dipinti raffiguranti due ampi brani campestri con villani ed animali - nel primo esemplare raccolti in preghiera dinanzi a un tabernacolo; nel secondo intenti a percorrere un ponte di pietra con asino e gregge - si colloca a buon diritto nel corpus pittorico di Antonio Diziani (Venezia, 1737 – 1797), che qui registra con originalità le vibrazioni emotive del teatro della natura, portando a rappresentare anche il richiamo del luogo e della luce atmosferica per gli artisti settecenteschi, attratti dalla fisionomia variabile di simili paesaggi;
Esempi tipici della piacevolissima maniera dell’artista, le opere si distinguono grazie alla predilezione per i brani paesaggistici bucolici, luminosi e vivacemente pigmentati. Brani in cui il paesaggio non aspira a una grandiosa magniloquenza come nella più aulica tradizione veneta, ma che, nella loro dimensione idillica in perenne bilico fra favola e realtà, raffigura micro-universi alborei costellati di ruscelli, laghetti e paesaggi boschivi verdeggianti. Pur nella loro semplicità narrativa e inventiva, si tratta di composizioni sapientemente ritmate e spaziate, impregnate dei brillori argenti dei rivoli d’acqua, costellate da piccoli borghi e costantemente ravvivate da figurine snelle caratterizzate da pennellate fluide.
Il maestro, come dimostrano del resto le sue opere, era attratto dai protagonisti minori della vita di strada: contadini, pescatori, viandanti e pastori che egli riconosce nella loro autonomia espressiva tramite pittoresche annotazioni e che restituisce alla pacata dimensione arcadica nella successiva elaborazione paesaggistica.
La raffinata pittura tecnicamente ben espressa, una tavolozza ricca in materia, fresca e brillante nei colori, di tocco rapido ed arioso, supportano in vivacità espressiva la grande fantasia inventiva di questo prolifico paesaggista.
Figlio d’arte di Gaspare, Antonio mosse i suoi primi passi collaborando con il padre, il cui ascendente si ravvisa in maniera palese nella pennellata frantumata e scorrevole oltre che nella predilezione per le tonalità verde-paglierino delle fronde arboree e per gli azzurri preziosi e brillanti dei cieli.
[…]
Le opere sono presentato in eccellenti condizioni di conservazione. Eseguito reintelo professionale. Sono completate da cornici alla Salvator Rosa in oro.