Da Correggio, Madonna della Scodella










in vendita
- Epoca : 19° secolo - 1800
- Stile : Altri stili
- Altezza : 67cm
- Larghezza : 50cm
- Materiale : Olio su tela
- Prezzo: 2800€
- antiquario
Ars Antiqua srl - Telefono: +39 02 29529057
- Cellulare: 393664680856
- Milano,Italy
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Descrizione Dettagliata
XIX secolo
Madonna della Scodella
Olio su tela, cm 67 x 50
Cornice cm 81 x 63,5
Firmato in asso “ Diodato Massimo 1872”
Il presente dipinto raffigura una reinterpretazione ottocentesca di una porzione della famosissima composizione correggesca della Madonna della Scodella, eseguita da Antonio Allegri detto il Correggio tra il 1528 e il 1530 e oggi conservata alla Galleria Nazionale di Parma. La tavola fu realizzata dal Correggio per la chiesa di Santo Sepolcro di Parma e venne con probabilità commissionata all’artista nel 1524, quando Cristoforo Bondini, morendo, lascia un legato alla chiesa per realizzare una pala per l’altare di San Giuseppe, retta dalla omonima confraternita.
Rimase nella chiesa di Santo Sepolcro fino al 1796 quando venne requisita dal governo napoleonico e portata a Parigi; restituita poi nel 1815 dopo la disfatta di Napoleone a Waterloo entra a far parte delle collezioni della Galleria Ducale.
La firma posta in calce ci permette di collegare il presente dipinto agli anni di formazione del pittore Diodato Massimo.
Diodato Massimo nacque a Badia Polesine il 3 ottobre 1846. Visto la sua predisposizione al disegno, grazie alla generosità di alcuni benefattori, frequentò la Scuola di Disegno di Lendinara, dove ebbe come maestro un pittore non d'ultima fila, Riccardo Cessi.
A sedici anni passò alla Scuola d'Arte e Mestieri di Adria, poi fu ammesso all'Accademia di Belle Arti di Venezia, dove conseguì l'agognato diploma di pittore nel 1872.
Ottenuto il diploma dell'Accademia, il Massimo si sentì pronto per esordire nella professione pittorica, intraprendendo due linee espressive cui si manterrà sempre fedele: il genere del "ritratto" e le composizioni religiose il giovane pittore realizzò diversi ritratti ad olio per committenze private locali: per clienti di Badia Polesine, Lendinara, Trecenta, Adria, Rovigo, ma anche oltre il polesine, per famiglie di Ostiglia, Mantova, Legnago, Verona, Padova.
Nel 1876 Diodato Massimo partecipò alla Mostra provinciale di Rovigo, Sezione Belle Arti, organizzata dalla Società "Benvenuto Tisi" ottenendo la medaglia d'argento, oggi esposta assieme ad altri suoi documenti e quadri nel Museo Civico A.E. Baruffaldi di Badia Polesine. Nel 1879 il pittore si trasferisce in trentino, a Rovereto, dove ottenne la cattedra di Disegno nella Scuola Professionale e da dove non sarebbe più rientrato stabilmente in Polesine. In questa regione ha lasciato il maggior numero di opere d'arte e ha lavorato anche alla corte imperiale austriaca. Due suoi quadri sono oggi conservati alle Gallerie del Belvedere di Vienna.
Con Ars Antiqua è possibile dilazionare tutti gli importi fino a € 5.000 a TASSO ZERO, per un totale di 12 RATE.
Es. Tot. € 4.500 = Rata mensile € 375 per 12 mesi.
Es. Tot. € 3.600 = Rata mensile € 720 per 5 mesi.
Per importi superiori a € 5.000 o per una maggiore dilazione nel tempo (oltre 12 rate), possiamo fornire un pagamento personalizzato.
Contattaci direttamente per avere il miglior preventivo.
DIRETTA TV
– DOMENICA 17.00 – 21.00 Dig.terr. 126 + 813 SKY
– In streaming sul nostro sito www.arsantiquasrl.com e sui nostri social Facebook e Youtube
Tutte le opere proposte da Ars Antiqua sono vendute corredate di certificato di autenticità a norma di legge e accurata scheda di approfondimento.
È possibile vedere direttamente le opere presso la galleria showroom di Milano, in via Pisacane 55 e 57.
Organizziamo personalmente trasporti e consegne delle opere, sia per l'Italia che per l'estero.
Madonna della Scodella
Olio su tela, cm 67 x 50
Cornice cm 81 x 63,5
Firmato in asso “ Diodato Massimo 1872”
Il presente dipinto raffigura una reinterpretazione ottocentesca di una porzione della famosissima composizione correggesca della Madonna della Scodella, eseguita da Antonio Allegri detto il Correggio tra il 1528 e il 1530 e oggi conservata alla Galleria Nazionale di Parma. La tavola fu realizzata dal Correggio per la chiesa di Santo Sepolcro di Parma e venne con probabilità commissionata all’artista nel 1524, quando Cristoforo Bondini, morendo, lascia un legato alla chiesa per realizzare una pala per l’altare di San Giuseppe, retta dalla omonima confraternita.
Rimase nella chiesa di Santo Sepolcro fino al 1796 quando venne requisita dal governo napoleonico e portata a Parigi; restituita poi nel 1815 dopo la disfatta di Napoleone a Waterloo entra a far parte delle collezioni della Galleria Ducale.
La firma posta in calce ci permette di collegare il presente dipinto agli anni di formazione del pittore Diodato Massimo.
Diodato Massimo nacque a Badia Polesine il 3 ottobre 1846. Visto la sua predisposizione al disegno, grazie alla generosità di alcuni benefattori, frequentò la Scuola di Disegno di Lendinara, dove ebbe come maestro un pittore non d'ultima fila, Riccardo Cessi.
A sedici anni passò alla Scuola d'Arte e Mestieri di Adria, poi fu ammesso all'Accademia di Belle Arti di Venezia, dove conseguì l'agognato diploma di pittore nel 1872.
Ottenuto il diploma dell'Accademia, il Massimo si sentì pronto per esordire nella professione pittorica, intraprendendo due linee espressive cui si manterrà sempre fedele: il genere del "ritratto" e le composizioni religiose il giovane pittore realizzò diversi ritratti ad olio per committenze private locali: per clienti di Badia Polesine, Lendinara, Trecenta, Adria, Rovigo, ma anche oltre il polesine, per famiglie di Ostiglia, Mantova, Legnago, Verona, Padova.
Nel 1876 Diodato Massimo partecipò alla Mostra provinciale di Rovigo, Sezione Belle Arti, organizzata dalla Società "Benvenuto Tisi" ottenendo la medaglia d'argento, oggi esposta assieme ad altri suoi documenti e quadri nel Museo Civico A.E. Baruffaldi di Badia Polesine. Nel 1879 il pittore si trasferisce in trentino, a Rovereto, dove ottenne la cattedra di Disegno nella Scuola Professionale e da dove non sarebbe più rientrato stabilmente in Polesine. In questa regione ha lasciato il maggior numero di opere d'arte e ha lavorato anche alla corte imperiale austriaca. Due suoi quadri sono oggi conservati alle Gallerie del Belvedere di Vienna.
Con Ars Antiqua è possibile dilazionare tutti gli importi fino a € 5.000 a TASSO ZERO, per un totale di 12 RATE.
Es. Tot. € 4.500 = Rata mensile € 375 per 12 mesi.
Es. Tot. € 3.600 = Rata mensile € 720 per 5 mesi.
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