Ferdinando Della Valle, attr. Veduta di Piazza dei Miracoli










in vendita
- Epoca : 19° secolo - 1800
- Stile : Altri stili
- Altezza : 50.5cm
- Larghezza : 71.5cm
- Materiale : Olio su tela
- Prezzo: 3800€
- antiquario
Ars Antiqua srl - Telefono: +39 02 29529057
- Cellulare: 393664680856
- Milano,Italy
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Descrizione Dettagliata
Ferdinando Della Valle (1786-1815), attr.
Veduta di Piazza dei Miracoli a Pisa
Olio su tela, cm 50,5 x 71,5
Con cornice cm 54 x 84,5
Il presente restituisce con limpida chiarezza uno scorcio di Piazza dei Miracoli pisana. Così nominata per primo dal D’annunzio, che destinò tale espressione a eterna fama (“Prato dei Miracoli”), i monumenti cardine del sistema ecclesiastico sono qui raffigurati in ordinato scorcio. Funge da quinta architettonica il Camposanto, suggestiva galleria cimiteriale dedicata al culto dei morti, adorna del capitale Trionfo della morte pinto dal boccaccesco Buonamico Buffalmacco. La straordinaria unità architettonica vantata dalla piazza, nonostante l’edificazione a scaglioni degli edifici che ne sono rappresentativi dalla metà dell’XI secolo sino alla fine del XIV, si chiarifica nella solida silhouette del Battistero, o più correttamente ecclesia baptismalis; edificato a partire dal 1153 grazie alle felici soluzioni architettoniche escogitate da Diotisalvi, il corpo architettonico fu terminato nel XIV con l’aggiunta di elementi gotici. Il battistero ricalca, nello stile, il cosiddetto “Romanico pisano”, prendente origine storiografica proprio dal tipo del Duomo. Questo, cattedrale dedicata a Santa Maria Assunta, venne innalzato nel lontano 1064 per rimarcare le glorie della Repubblica di Pisa, allora potente marinara; un’epigrafe sul lato esterno dell’edificio rammenta la volontà di edificare un “tempio di marmo bianco come la neve” grazie all’accorta regia dell’architetto Buscheto. L’omaggio alla grandezza cittadina venne rimarcato negli svariati pezzi di “reimpiego” che ne costellano le superfici e che furono cavati da Roma, a sottolineare Pisa come altera Urbs, erede della romanitas più radicata. L’iconica torre campanaria, nota come Torre Pendente, venne principiata nel 1173, quando un improvviso cedimento del terreno, sfavorevolmente argilloso, causò l’interruzione dei lavori e un’inclinazione, in tempi successivi, dell’asse verticale della torre di ben quattro gradi (oggi cinque); la costruzione seguitò nel 1275. Oltre la direttrice destra che nel presente porta lo sguardo alla Torre, è osservabile l’edificio oggi sostituito dall’attuale Museo dell’Opera del Duomo. Un tempo Sala del Capitolo della Primaziale, quindi residenza dei canonici del Duomo e poi seminario diocesano (voluto da Carlo Antonio Dal Pozzo), divenne stabile di proprietà privata sotto il collezionista d’arte Giovanni Rosini, quindi locazione dell’Accademia Pisana di Belle Arti, monastero femminile ed infine museo, subendo numerose modifiche architettoniche.
È possibile raffrontare il presente con un dipinto del Della Valle di soggetto analogo, recentemente scorso sul mercato antiquario (28 maggio 2005), che vi aggiunge, in modo suggestivo, una carovana di dromedari.
Con Ars Antiqua è possibile dilazionare tutti gli importi fino a € 7.500 a TASSO ZERO, per un totale di 15 RATE.
Es. Tot. € 4.500 = Rata mensile € 300 per 15 mesi.
Es. Tot. € 3.600 = Rata mensile € 720 per 5 mesi.
Per importi superiori a € 7.500 o per una maggiore dilazione nel tempo (oltre 15 rate), possiamo fornire un pagamento personalizzato.
Contattaci direttamente per avere il miglior preventivo.
DIRETTA TV
– DOMENICA 17.00 – 21.00 Dig.terr. 126 + 813 SKY
– In streaming sul nostro sito www.arsantiquasrl.com e sui nostri social Facebook e Youtube
Tutte le opere proposte da Ars Antiqua sono vendute corredate di certificato di autenticità a norma di legge e accurata scheda di approfondimento.
È possibile vedere direttamente le opere presso la galleria showroom di Milano, in via Pisacane 55 e 57.
Organizziamo personalmente trasporti e consegne delle opere, sia per l'Italia che per l'estero.
Veduta di Piazza dei Miracoli a Pisa
Olio su tela, cm 50,5 x 71,5
Con cornice cm 54 x 84,5
Il presente restituisce con limpida chiarezza uno scorcio di Piazza dei Miracoli pisana. Così nominata per primo dal D’annunzio, che destinò tale espressione a eterna fama (“Prato dei Miracoli”), i monumenti cardine del sistema ecclesiastico sono qui raffigurati in ordinato scorcio. Funge da quinta architettonica il Camposanto, suggestiva galleria cimiteriale dedicata al culto dei morti, adorna del capitale Trionfo della morte pinto dal boccaccesco Buonamico Buffalmacco. La straordinaria unità architettonica vantata dalla piazza, nonostante l’edificazione a scaglioni degli edifici che ne sono rappresentativi dalla metà dell’XI secolo sino alla fine del XIV, si chiarifica nella solida silhouette del Battistero, o più correttamente ecclesia baptismalis; edificato a partire dal 1153 grazie alle felici soluzioni architettoniche escogitate da Diotisalvi, il corpo architettonico fu terminato nel XIV con l’aggiunta di elementi gotici. Il battistero ricalca, nello stile, il cosiddetto “Romanico pisano”, prendente origine storiografica proprio dal tipo del Duomo. Questo, cattedrale dedicata a Santa Maria Assunta, venne innalzato nel lontano 1064 per rimarcare le glorie della Repubblica di Pisa, allora potente marinara; un’epigrafe sul lato esterno dell’edificio rammenta la volontà di edificare un “tempio di marmo bianco come la neve” grazie all’accorta regia dell’architetto Buscheto. L’omaggio alla grandezza cittadina venne rimarcato negli svariati pezzi di “reimpiego” che ne costellano le superfici e che furono cavati da Roma, a sottolineare Pisa come altera Urbs, erede della romanitas più radicata. L’iconica torre campanaria, nota come Torre Pendente, venne principiata nel 1173, quando un improvviso cedimento del terreno, sfavorevolmente argilloso, causò l’interruzione dei lavori e un’inclinazione, in tempi successivi, dell’asse verticale della torre di ben quattro gradi (oggi cinque); la costruzione seguitò nel 1275. Oltre la direttrice destra che nel presente porta lo sguardo alla Torre, è osservabile l’edificio oggi sostituito dall’attuale Museo dell’Opera del Duomo. Un tempo Sala del Capitolo della Primaziale, quindi residenza dei canonici del Duomo e poi seminario diocesano (voluto da Carlo Antonio Dal Pozzo), divenne stabile di proprietà privata sotto il collezionista d’arte Giovanni Rosini, quindi locazione dell’Accademia Pisana di Belle Arti, monastero femminile ed infine museo, subendo numerose modifiche architettoniche.
È possibile raffrontare il presente con un dipinto del Della Valle di soggetto analogo, recentemente scorso sul mercato antiquario (28 maggio 2005), che vi aggiunge, in modo suggestivo, una carovana di dromedari.
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Es. Tot. € 4.500 = Rata mensile € 300 per 15 mesi.
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