Louis de Moni e bottega, Il medico e l'indovina

















in vendita
- Epoca : 18° secolo - 1700
- Stile : Altri stili
- Altezza : 26cm
- Larghezza : 21cm
- Materiale : olio su tavola
- Prezzo: 3600€
- antiquario
Ars Antiqua srl - Telefono: +39 02 29529057
- Cellulare: 393664680856
- Milano,Italy
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Descrizione Dettagliata
Louis de Moni (1698-1771) e bottega
Il medico
La lettura della mano
Olio su tavola, cm 26 x 21
Cornice cm 35 x 30
La coppia di dipinti appartiene alla più classica pittura di genere dell’età dell’oro olandese, dove l’autore traeva ispirazione per i soggetti delle sue opere dalla vita quotidiana. Episodi come la lettura della mano da parte di una maga o la frequentazione di alchimisti erano deprecabili in un’epoca particolarmente conservatrice: l’artista riprende queste scene inserendole in interni architettonici elaborati.
Curiosamente, il primo dipinto ritrae un medico-alchimista che visita una paziente tastandole il polso ed esaminandone una boccetta, forse per approntare un filtro d'amore o forse per un rudimentale esame. La strana figura che si nota potrebbe essere una scimmia che tiene uno strumento musicale o una zangola, personificazione diabolica a cui il mago è soggetto. È ovviamente un medico zingaresco, una figura intermedia tra quella di un mago o di un predicatore, lontano dalla scienza, vivevano e girovagavano il paese su carrozzoni, circondati da animali esotici, praticando le loro arti in taverne o osterie.
Le due tavole sono da collocare nella produzione di un’artista fiammingo attivo nel Settecento, ispiratosi nel suo lavoro alle opere rese celebri dal grande maestro Gerrit Dou (Leida 1613 - 1675), uno dei più influenti pittori olandesi, allievo di Rembrandt dal 1628 al 1632, quando decise di rendersi indipendente con una propria bottega, a Leida. Tra gli autori che trovarono in Dou una reale fonte di ispirazione possiamo menzionare Louis de Moni (1698 - 1771) che, seppur apportando una certa personalizzazione alle opere, ne riprese spesso i soggetti, soprattutto nella fase iniziale della sua carriera. Alla sua mano sono attribuibili i due dipinti in oggetto. Nato a Breda, secondo l'RKD fu allievo di Van Kessel e JB Bisetnella città natale, e dal 1721 al 1725 frequentò l'Accademia di disegno dell'Aia associata alla Confrerie Pictura, dove studiò con Philip van Dyk. Come già menzionato, studiò le opere di Gerard Dou e imitò il modo di Mieris. Accompagnò Philip van Dyk a Cassel nel 1726 e in seguito si stabilì a Leida, dove morì nel 1771. I suoi dipinti consistono in ritratti e brani di genere di carattere semplice e gradevole, spesso con l’utilizzo di colori freddi. Esponente di una pittura raffinata, contraddistinta da un modo di dipingere in piccolo formato molto preciso e con un’attenzione straordinaria ai particolari, la sua fama si estese oltre i confini della sua città natale, grazie ad una particolare tipologia illustrativa di dipinti, definiti ‘immagini di nicchia’.
Il pittore amava infatti immortalare scene di vita quotidiana, contraddistinte dalla presenza di una cornice illusionistica costituita da una finestra ad arco, insolito espediente che permetteva ai protagonisti di trovarsi sospesi tra la dimensione domestica e il mondo esterno, coinvolgendo lo spettatore maggiormente coinvolto nella scena raffigurata.
Con Ars Antiqua è possibile dilazionare tutti gli importi fino a € 5.000 a TASSO ZERO, per un totale di 12 RATE.
Es. Tot. € 4.500 = Rata mensile € 375 per 12 mesi.
Es. Tot. € 3.600 = Rata mensile € 720 per 5 mesi.
Per importi superiori a € 5.000 o per una maggiore dilazione nel tempo (oltre 12 rate), possiamo fornire un pagamento personalizzato.
Contattaci direttamente per avere il miglior preventivo.
DIRETTA TV
– DOMENICA 17.00 – 21.00 Dig.terr. 126 + 813 SKY
– In streaming sul nostro sito www.arsantiquasrl.com e sui nostri social Facebook e Youtube
Tutte le opere proposte da Ars Antiqua sono vendute corredate di certificato di autenticità a norma di legge e accurata scheda di approfondimento.
È possibile vedere direttamente le opere presso la galleria showroom di Milano, in via Pisacane 55 e 57.
Organizziamo personalmente trasporti e consegne delle opere, sia per l'Italia che per l'estero.
Il medico
La lettura della mano
Olio su tavola, cm 26 x 21
Cornice cm 35 x 30
La coppia di dipinti appartiene alla più classica pittura di genere dell’età dell’oro olandese, dove l’autore traeva ispirazione per i soggetti delle sue opere dalla vita quotidiana. Episodi come la lettura della mano da parte di una maga o la frequentazione di alchimisti erano deprecabili in un’epoca particolarmente conservatrice: l’artista riprende queste scene inserendole in interni architettonici elaborati.
Curiosamente, il primo dipinto ritrae un medico-alchimista che visita una paziente tastandole il polso ed esaminandone una boccetta, forse per approntare un filtro d'amore o forse per un rudimentale esame. La strana figura che si nota potrebbe essere una scimmia che tiene uno strumento musicale o una zangola, personificazione diabolica a cui il mago è soggetto. È ovviamente un medico zingaresco, una figura intermedia tra quella di un mago o di un predicatore, lontano dalla scienza, vivevano e girovagavano il paese su carrozzoni, circondati da animali esotici, praticando le loro arti in taverne o osterie.
Le due tavole sono da collocare nella produzione di un’artista fiammingo attivo nel Settecento, ispiratosi nel suo lavoro alle opere rese celebri dal grande maestro Gerrit Dou (Leida 1613 - 1675), uno dei più influenti pittori olandesi, allievo di Rembrandt dal 1628 al 1632, quando decise di rendersi indipendente con una propria bottega, a Leida. Tra gli autori che trovarono in Dou una reale fonte di ispirazione possiamo menzionare Louis de Moni (1698 - 1771) che, seppur apportando una certa personalizzazione alle opere, ne riprese spesso i soggetti, soprattutto nella fase iniziale della sua carriera. Alla sua mano sono attribuibili i due dipinti in oggetto. Nato a Breda, secondo l'RKD fu allievo di Van Kessel e JB Bisetnella città natale, e dal 1721 al 1725 frequentò l'Accademia di disegno dell'Aia associata alla Confrerie Pictura, dove studiò con Philip van Dyk. Come già menzionato, studiò le opere di Gerard Dou e imitò il modo di Mieris. Accompagnò Philip van Dyk a Cassel nel 1726 e in seguito si stabilì a Leida, dove morì nel 1771. I suoi dipinti consistono in ritratti e brani di genere di carattere semplice e gradevole, spesso con l’utilizzo di colori freddi. Esponente di una pittura raffinata, contraddistinta da un modo di dipingere in piccolo formato molto preciso e con un’attenzione straordinaria ai particolari, la sua fama si estese oltre i confini della sua città natale, grazie ad una particolare tipologia illustrativa di dipinti, definiti ‘immagini di nicchia’.
Il pittore amava infatti immortalare scene di vita quotidiana, contraddistinte dalla presenza di una cornice illusionistica costituita da una finestra ad arco, insolito espediente che permetteva ai protagonisti di trovarsi sospesi tra la dimensione domestica e il mondo esterno, coinvolgendo lo spettatore maggiormente coinvolto nella scena raffigurata.
Con Ars Antiqua è possibile dilazionare tutti gli importi fino a € 5.000 a TASSO ZERO, per un totale di 12 RATE.
Es. Tot. € 4.500 = Rata mensile € 375 per 12 mesi.
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È possibile vedere direttamente le opere presso la galleria showroom di Milano, in via Pisacane 55 e 57.
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