Luigi Bisi (Milano 1814-1886), Veduta di Milano










in vendita
- Epoca : 19° secolo - 1800
- Stile : Altri stili
- Lunghezza : 15cm
- Altezza : 25cm
- Materiale : Olio su tela
- Prezzo: 2800€
- antiquario
Ars Antiqua srl - Telefono: +39 02 29529057
- Cellulare: 393664680856
- Milano,Italy
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Descrizione Dettagliata
Luigi Bisi (Milano 1814-1886)
Veduta di Milano con il Duomo e la Chiesa di San Celso
Olio su tela, cm 15 x 25
Con cornice cm 21,5 x 31,5
L’opera in esame raffigura una veduta di Milano in cui possiamo scorgere sia il riconoscibilissimo Duomo di Milano che troneggia sulla destra, sia parte della Chiesa di Santa Maria dei Miracoli presso San Celso (1493 - fine XVI secolo) sulla sinistra, in primo piano. Di quest’ultimo edificio possiamo individuare con chiarezza il grande tiburio e l’annesso campanile dei Sospiri, tra i più antichi presenti a Milano e il cui nome deriverebbe dal fatto che, in passato, le sposine milanesi erano solito portare il proprio bouquet sotto all’alta costruzione così da propiziarsi un felice matrimonio, ma allo stesso tempo i sospiri di cui reca memoria sono anche quelli dei Santi, dei combattenti e dei fedeli che nel corso dei secoli sono passati in questo luogo.
Firmata in basso a sinistra, il dipinto in esame è una raffinata rappresentazione realizzata da Luigi Bisi, nato a Milano il 10 maggio 1814. Architetto e pittore di vedute, Luigi fu il più noto esponente di una famiglia di artisti lombardi. Si avvicinò all’arte e in particolare alla pittura studiando presso il padre Michele (1788-1874) e lo zio Giuseppe (1787-1869). Perfezionatosi all’Accademia di Brera con Francesco Durelli prima e Giovanni Migliara dopo, nel suo periodo giovanile dipinse romantici paesaggi di fantasia, rovine e notturni al chiaro di luna, per avvicinarsi in seguito alla pittura di architettura, dedicandosi a nobili ed ariose vedute, prediligendo soprattutto gli interni di chiese e in particolare del Duomo di Milano (di cui si dice abbia dipinto ottantasette vedute).
Dal 1851 ricoprì la cattedra di Prospettiva a Brera e dal 1857 collaborò ai restauri del Duomo di Milano con l’amico architetto Giovanni Brocca (1803-1876). Ispirato dalle scenografie settecentesca, tema affrontato più volte nelle sue lezioni di prospettiva architettonica, si liberò dalle strutture barocche mantenendo un razionalismo di origine illuministica, sostenuto da una pennellata precisa e nitida, di impeccabile rigore empirico.
Come architetto, prese parte al restauro di Sant’Ambrogio e di altri monumenti milanesi, come il palazzo dei Giureconsulti, il cui progetto fu presentato all’Esposizione di Brera del 1877, pochi anni prma della nomina di Luigi a presidente dell’Accademia braidense dal 1879 fino alla morte nel 1886.
I numerosi dipinti di Luigi Bisi oggi si conservano presso le Civiche Raccolte Storiche del Museo di Milano, a Palazzo Reale (tre tempere con interni della Certosa di Pavia e di Sant’Eustorgio), al Museo nazionale della scienza e della tecnica di Milano, al Museo Revoltella di Trieste, alla Galleria Sabauda di Torino, alla Pinacoteca Tosio Martinengo di Brescia e alla Pinacoteca del Belvedere (Interno del duomo di Milano firmato e datato 1840).
Con Ars Antiqua è possibile dilazionare tutti gli importi fino a € 5.000 a TASSO ZERO, per un totale di 12 RATE.
Es. Tot. € 4.500 = Rata mensile € 375 per 12 mesi.
Es. Tot. € 3.600 = Rata mensile € 720 per 5 mesi.
Per importi superiori a € 5.000 o per una maggiore dilazione nel tempo (oltre 12 rate), possiamo fornire un pagamento personalizzato.
Contattaci direttamente per avere il miglior preventivo.
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– In streaming sul nostro sito www.arsantiquasrl.com e sui nostri social Facebook e Youtube.
Veduta di Milano con il Duomo e la Chiesa di San Celso
Olio su tela, cm 15 x 25
Con cornice cm 21,5 x 31,5
L’opera in esame raffigura una veduta di Milano in cui possiamo scorgere sia il riconoscibilissimo Duomo di Milano che troneggia sulla destra, sia parte della Chiesa di Santa Maria dei Miracoli presso San Celso (1493 - fine XVI secolo) sulla sinistra, in primo piano. Di quest’ultimo edificio possiamo individuare con chiarezza il grande tiburio e l’annesso campanile dei Sospiri, tra i più antichi presenti a Milano e il cui nome deriverebbe dal fatto che, in passato, le sposine milanesi erano solito portare il proprio bouquet sotto all’alta costruzione così da propiziarsi un felice matrimonio, ma allo stesso tempo i sospiri di cui reca memoria sono anche quelli dei Santi, dei combattenti e dei fedeli che nel corso dei secoli sono passati in questo luogo.
Firmata in basso a sinistra, il dipinto in esame è una raffinata rappresentazione realizzata da Luigi Bisi, nato a Milano il 10 maggio 1814. Architetto e pittore di vedute, Luigi fu il più noto esponente di una famiglia di artisti lombardi. Si avvicinò all’arte e in particolare alla pittura studiando presso il padre Michele (1788-1874) e lo zio Giuseppe (1787-1869). Perfezionatosi all’Accademia di Brera con Francesco Durelli prima e Giovanni Migliara dopo, nel suo periodo giovanile dipinse romantici paesaggi di fantasia, rovine e notturni al chiaro di luna, per avvicinarsi in seguito alla pittura di architettura, dedicandosi a nobili ed ariose vedute, prediligendo soprattutto gli interni di chiese e in particolare del Duomo di Milano (di cui si dice abbia dipinto ottantasette vedute).
Dal 1851 ricoprì la cattedra di Prospettiva a Brera e dal 1857 collaborò ai restauri del Duomo di Milano con l’amico architetto Giovanni Brocca (1803-1876). Ispirato dalle scenografie settecentesca, tema affrontato più volte nelle sue lezioni di prospettiva architettonica, si liberò dalle strutture barocche mantenendo un razionalismo di origine illuministica, sostenuto da una pennellata precisa e nitida, di impeccabile rigore empirico.
Come architetto, prese parte al restauro di Sant’Ambrogio e di altri monumenti milanesi, come il palazzo dei Giureconsulti, il cui progetto fu presentato all’Esposizione di Brera del 1877, pochi anni prma della nomina di Luigi a presidente dell’Accademia braidense dal 1879 fino alla morte nel 1886.
I numerosi dipinti di Luigi Bisi oggi si conservano presso le Civiche Raccolte Storiche del Museo di Milano, a Palazzo Reale (tre tempere con interni della Certosa di Pavia e di Sant’Eustorgio), al Museo nazionale della scienza e della tecnica di Milano, al Museo Revoltella di Trieste, alla Galleria Sabauda di Torino, alla Pinacoteca Tosio Martinengo di Brescia e alla Pinacoteca del Belvedere (Interno del duomo di Milano firmato e datato 1840).
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