MICHELE ROCCA ANDROMEDA


in vendita
- Epoca : 18° secolo - 1700
- Stile : Luigi XV Transizione
- Lunghezza : 46.5cm
- Altezza : 62.5cm
- Materiale : oil, canvas
- Prezzo: 13900€
- antiquario
Wladyslaw Maximowicz - Cellulare: 421908351092
- Bratislava,Slovakia (Slovak Republic)
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Descrizione Dettagliata
MICHELE ROCCA
ANDROMEDA
MICHELE ROCCA
Parma 1671-1751 Venezia
Olio su tela
46,5 x 62,5 cm / 18,3 x 24,6 in
PROVENENZA
Rowley's, Tattersalls, Asta di Belle Arti, 30 agosto 2016, lotto 1002 (come scuola veneziana o napoletana)
LETTERATURA CORRELATA
E. Debenedetti, C. Pergoli Campanelli, 'Un punto su Michele Rocca', in 'Roma il Tempio del vero gusto. La pittura del settecento romano e la sua diffusione a Venezia e a Napoli, atti del convegno' a cura di E. Borsellino e V. Casale, Firenze 2001, pp. 59-66
U. Bocchi, 'Documenti d'arte nel Casalasco-Viadanese', Viadana 2003
G. Sestieri, 'Michele Rocca e la pittura rococò a Roma', Firenze 2004
Una delle più brillanti e la maggior parte degli episodi eroici della mitologia antica, che rappresentano la liberazione di Andromeda da parte di Perseo, diventano quasi obbligatori per i più grandi pittori dell'era barocca. La classica interpretazione della trama è stata realizzata dal genio Peter Paul Rubens, che mostra il momento dell'immediata rimozione delle catene da Andromeda.
A differenza del suo predecessore, Michele Rocca predilige un'interpretazione completamente diversa. Limitando la composizione all'unica figura di Andromeda, l'artista sceglie il momento del sacrificio diretto della ragazza, quando viene mostrata incatenata a uno scoglio e in attesa dell'apparizione di un mostro marino inorridita.
La pittura di Rocca, rara per chiarezza e purezza compositiva, è nota in almeno un'altra versione, nota da un'antica fotografia e riprodotta nella monografia di Giancarlo Sestieri "Michele Rocca e la pittura rococò a Roma".
Wladyslaw MAXIMOWICZ
ANDROMEDA
MICHELE ROCCA
Parma 1671-1751 Venezia
Olio su tela
46,5 x 62,5 cm / 18,3 x 24,6 in
PROVENENZA
Rowley's, Tattersalls, Asta di Belle Arti, 30 agosto 2016, lotto 1002 (come scuola veneziana o napoletana)
LETTERATURA CORRELATA
E. Debenedetti, C. Pergoli Campanelli, 'Un punto su Michele Rocca', in 'Roma il Tempio del vero gusto. La pittura del settecento romano e la sua diffusione a Venezia e a Napoli, atti del convegno' a cura di E. Borsellino e V. Casale, Firenze 2001, pp. 59-66
U. Bocchi, 'Documenti d'arte nel Casalasco-Viadanese', Viadana 2003
G. Sestieri, 'Michele Rocca e la pittura rococò a Roma', Firenze 2004
Una delle più brillanti e la maggior parte degli episodi eroici della mitologia antica, che rappresentano la liberazione di Andromeda da parte di Perseo, diventano quasi obbligatori per i più grandi pittori dell'era barocca. La classica interpretazione della trama è stata realizzata dal genio Peter Paul Rubens, che mostra il momento dell'immediata rimozione delle catene da Andromeda.
A differenza del suo predecessore, Michele Rocca predilige un'interpretazione completamente diversa. Limitando la composizione all'unica figura di Andromeda, l'artista sceglie il momento del sacrificio diretto della ragazza, quando viene mostrata incatenata a uno scoglio e in attesa dell'apparizione di un mostro marino inorridita.
La pittura di Rocca, rara per chiarezza e purezza compositiva, è nota in almeno un'altra versione, nota da un'antica fotografia e riprodotta nella monografia di Giancarlo Sestieri "Michele Rocca e la pittura rococò a Roma".
Wladyslaw MAXIMOWICZ