Monetiere, XVII secolo


















in vendita
- Epoca : 17° secolo -1600
- Stile : Altri stili
- Altezza : 88cm
- Larghezza : 109cm
- Profondità : 40cm
- Materiale : Legno, tartaruga, avorio
- Prezzo: 10000€
- antiquario
Ars Antiqua srl - Telefono: +39 02 29529057
- Cellulare: 393664680856
- Milano,Italy
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Descrizione Dettagliata
XVII secolo
Monetiere
Varie essenze lignee, avorio, bronzo dorato, cm 88 x 109 x 40
L'opera è corredata dal Certificato Comunitario Cites
La sempre più raffinata precisazione nella realizzazione di monetieri si sviluppò parallelamente alla diffusione del collezionismo numismatico di monete nonché medaglie antiche e moderne. Il prestigio culturale e politico derivante dal possedere una collezione simile era sintomo non già dell’instancabile perizia nel ricercare rarità d’epoca quanto nella nomea necessaria, allora, per l’ottenimento delle stesse. Furono gli umanisti italiani, e con loro seguitamente i principi delle varie corti, a dare inizio alla richiesta di produzione di monetieri nel corso del Quattrocento; mentre fu di Pisanello il merito di aver riqualificato quale effimera preziosità la moneta contemporanea, mediante la sua celebrazione figurativa attraverso il suggestivo riutilizzo di simbolismi ed immagini pertinenti a glorie antiche. L’assoluto prestigio derivante dal possedere un esemplare totale di arte, quale appunto un monetiere, sintesi perfetta di scultura, arti applicate e fine disegno artistico, ne determinò nel corso del Cinquecento l’assidua richiesta sul mercato. Lo splendore esornativo per studioli, cabinets e aule di rappresentanza determinò una corsa continua all’ottenimento di materiali rari e prestigiosi come avorio e legname desueto per i territori di destinazione del pezzo artistico. A partire dal XVII secolo si inizia ad utilizzare come rivestimento la tartaruga principale delle superfici, alternato di volta in volta alle pregiate essenze esotiche come l'ebano e il palissandro, i metalli dorati, vetri dipinti e pietre dure. Protagoniste assolute nell'uso della pregiata tartaruga sono le produzioni dell'Italia meridionale.
Mobile che deriva dallo stipo, mobile utilizzato per contenere oggetti di diversa natura e di uso differente ma di minute dimensioni, il medagliere assume nel Rinascimento le caratteristiche di mobile d'arredamento con sue specifiche caratteristiche e diventa prezioso, talvolta dalle forme prese a prestito dall'architettura.
Il presente, la cui preziosità è testimoniata dall’utilizzo della pregiata tartaruga nonché da inserti in avorio e bronzo è un classico esempio di monetiere che riprende le sue forme da elementi architettonici.
Di forma rettangolare il fronte del mobile è spartito in tre campi, due dei quali presentano quattro file di cassetti tutte realizzate con placche di tartaruga e decorate con inserti bronzei dorati.
La spartizione regolare dello stipo, che poggia su basette in legno tornito, gli conferisce una particolare eleganza. Lo sportello centrale è invece composto da una complessa decorazione architettonica a forma di edicola: nella nicchia centrale ritroviamo la statua di una dea guerriera, un Atena con lancia, scudo elmo pronta alla battaglia incorniciata da una struttura a due colonne doriche in tartaruga su una decorazione che imita i mattoni di un edificio e sommità a timpano spezzato dove vi si trovano altre complesse decorazioni vegetali, fitomorfe e umane e l’episodio di Ercole che uccide il Leone di Nemea. Aprendo lo sportello vi si ritrova un altro prezioso vano, forse destinato a ospitare qualche oggetto prezioso. È l’apoteosi del lusso, pareti di specchio intervallate da colonne doriche e piano d’appoggio a scacchiera bianca e nera la cui preziosità è data dall’aggiunta dell’avorio ed ebano. Il tutto è corredato da quattro ulteriori cassettini nella parte sommitale e un altro cassetto più ampio nella parte bassa. La sommità dell’intero monetiere presenta invece un parapetto anch’esso decorato.
Si veda come termine di confronto altri monetieri e stipi come il Cabinet conservato presso la Jagiellonian University Museum (Cracovia), quello del Museo Nazionale di Varsavia e lo stipo delle Raccolte Artistiche del Castello sforzesco di Arte Applicata.
Con Ars Antiqua è possibile dilazionare tutti gli importi fino a € 7.500 a TASSO ZERO, per un totale di 15 RATE.
Es. Tot. € 4.500 = Rata mensile € 300 per 15 mesi.
Es. Tot. € 3.600 = Rata mensile € 720 per 5 mesi.
Per importi superiori a € 7.500 o per una maggiore dilazione nel tempo (oltre 15 rate), possiamo fornire un pagamento personalizzato.
Contattaci direttamente per avere il miglior preventivo.
DIRETTA TV
– DOMENICA 17.00 – 21.00 Dig.terr. 126 + 813 SKY
– In streaming sul nostro sito www.arsantiquasrl.com e sui nostri social Facebook e Youtube
Tutte le opere proposte da Ars Antiqua sono vendute corredate di certificato di autenticità a norma di legge e accurata scheda di approfondimento.
È possibile vedere direttamente le opere presso la galleria showroom di Milano, in via Pisacane 55 e 57.
Organizziamo personalmente trasporti e consegne delle opere, sia per l'Italia che per l'estero.
Monetiere
Varie essenze lignee, avorio, bronzo dorato, cm 88 x 109 x 40
L'opera è corredata dal Certificato Comunitario Cites
La sempre più raffinata precisazione nella realizzazione di monetieri si sviluppò parallelamente alla diffusione del collezionismo numismatico di monete nonché medaglie antiche e moderne. Il prestigio culturale e politico derivante dal possedere una collezione simile era sintomo non già dell’instancabile perizia nel ricercare rarità d’epoca quanto nella nomea necessaria, allora, per l’ottenimento delle stesse. Furono gli umanisti italiani, e con loro seguitamente i principi delle varie corti, a dare inizio alla richiesta di produzione di monetieri nel corso del Quattrocento; mentre fu di Pisanello il merito di aver riqualificato quale effimera preziosità la moneta contemporanea, mediante la sua celebrazione figurativa attraverso il suggestivo riutilizzo di simbolismi ed immagini pertinenti a glorie antiche. L’assoluto prestigio derivante dal possedere un esemplare totale di arte, quale appunto un monetiere, sintesi perfetta di scultura, arti applicate e fine disegno artistico, ne determinò nel corso del Cinquecento l’assidua richiesta sul mercato. Lo splendore esornativo per studioli, cabinets e aule di rappresentanza determinò una corsa continua all’ottenimento di materiali rari e prestigiosi come avorio e legname desueto per i territori di destinazione del pezzo artistico. A partire dal XVII secolo si inizia ad utilizzare come rivestimento la tartaruga principale delle superfici, alternato di volta in volta alle pregiate essenze esotiche come l'ebano e il palissandro, i metalli dorati, vetri dipinti e pietre dure. Protagoniste assolute nell'uso della pregiata tartaruga sono le produzioni dell'Italia meridionale.
Mobile che deriva dallo stipo, mobile utilizzato per contenere oggetti di diversa natura e di uso differente ma di minute dimensioni, il medagliere assume nel Rinascimento le caratteristiche di mobile d'arredamento con sue specifiche caratteristiche e diventa prezioso, talvolta dalle forme prese a prestito dall'architettura.
Il presente, la cui preziosità è testimoniata dall’utilizzo della pregiata tartaruga nonché da inserti in avorio e bronzo è un classico esempio di monetiere che riprende le sue forme da elementi architettonici.
Di forma rettangolare il fronte del mobile è spartito in tre campi, due dei quali presentano quattro file di cassetti tutte realizzate con placche di tartaruga e decorate con inserti bronzei dorati.
La spartizione regolare dello stipo, che poggia su basette in legno tornito, gli conferisce una particolare eleganza. Lo sportello centrale è invece composto da una complessa decorazione architettonica a forma di edicola: nella nicchia centrale ritroviamo la statua di una dea guerriera, un Atena con lancia, scudo elmo pronta alla battaglia incorniciata da una struttura a due colonne doriche in tartaruga su una decorazione che imita i mattoni di un edificio e sommità a timpano spezzato dove vi si trovano altre complesse decorazioni vegetali, fitomorfe e umane e l’episodio di Ercole che uccide il Leone di Nemea. Aprendo lo sportello vi si ritrova un altro prezioso vano, forse destinato a ospitare qualche oggetto prezioso. È l’apoteosi del lusso, pareti di specchio intervallate da colonne doriche e piano d’appoggio a scacchiera bianca e nera la cui preziosità è data dall’aggiunta dell’avorio ed ebano. Il tutto è corredato da quattro ulteriori cassettini nella parte sommitale e un altro cassetto più ampio nella parte bassa. La sommità dell’intero monetiere presenta invece un parapetto anch’esso decorato.
Si veda come termine di confronto altri monetieri e stipi come il Cabinet conservato presso la Jagiellonian University Museum (Cracovia), quello del Museo Nazionale di Varsavia e lo stipo delle Raccolte Artistiche del Castello sforzesco di Arte Applicata.
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Es. Tot. € 4.500 = Rata mensile € 300 per 15 mesi.
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