San Giuseppe, XVII secolo

XVII secolo
San Giuseppe
Legno, cm alt 113

L’accentuato verticalismo che contraddistingue il presente San Giuseppe ne metaforizza la levatura spirituale, presentandolo in un’imponenza di paradossale statico movimento. Il Santo è infatti scolpito in una posa di stupefatta interruzione, accentuata dal gesto contrito delle mani che originariamente dovevano sostenere bastone e lanterna, attributi a lui tradizionali. Le vesti gonfie e sferzate da un vento contrario sono scolpite a formulare un voluminoso panneggio, eccellentemente falcato in una tridimensionalità di ricercata naturalezza. Le corpose ciocche di capelli sono disordinate dal vento e il volto è consunto da inaspettato realismo; profonde occhiaie rigano il volto del santo, trasecolato di fronte all’apparizione, dobbiamo presumere, del divino. Eppure le gambe sono atteggiate elegantemente secondo la statuaria classica antica, con il peso caricato sull’anca sinistra e il piede destro leggermente rialzato ed arretrato a figurare il disimpegno della gamba. Questo San Giuseppe è insomma in attesa: è personificazione dell’umano che si blocca di fronte alla maestà del divino, in sua adorazione.

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