Scuola rubensiana,XVII secolo, Daniele nella fossa dei leoni













in vendita
- Epoca : 17° secolo -1600
- Stile : Altri stili
- Altezza : 37cm
- Larghezza : 58.5cm
- Materiale : Olio su tavola
- Prezzo: 4800€
- antiquario
Ars Antiqua srl - Telefono: +39 02 29529057
- Cellulare: 393664680856
- Milano,Italy
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Descrizione Dettagliata
Scuola rubensiana, XVII secolo
Daniele nella fossa dei leoni
Olio su tavola, cm 37 x 58,5
Con cornice cm 50 x 71
Esemplato sull’omonima tela rubensiana oggi conservata presso la National Gallery di Washington, l’opera figura un commovente san Daniele in intimo dialogo con Dio, racchiuso nel buio della fossa di cui si narra nel libro del profeta (Dan 6, 1-28). Uomo profondamente saggio, Daniele aveva conquistato la fiducia del re Nabucodonosor II, divenendone funzionario di corte e interprete di sogni. Passato successivamente in rapporti di amicizia con il persiano Dario, il santo fu calunniato da conoscenti e condotto alla fossa per il martirio. Come noto, i leoni non fecero lui alcun danno, accanendosi invece contro gli uomini che lo avevano diffamato. Datato al 1615, il dipinto passò dalla collezione di sir Dudley Carleton a quella di Carlo d’Inghilterra; entrato successivamente tra i possessi del primo duca di Hamilton fino al 1882, fu messo ripetutamente all’asta per conto di Christie’s nel corso di 37 anni. Entrato quindi nelle collezioni dei visconti di Cowdray, fu acquisito da Weitzner e poi Knoedler and Co. Lo stesso Rubens, in una missiva al Carleton, aveva indicato come avesse “cavati” i leoni “al naturale”, forte dell’allenamento condotto presso gli Este di Modena nel riprodurre a penna i bronzi in collezione. Anche se non rimane documentazione della prova pittorica, molto probabilmente eseguita dall’artista con la personale intenzione di collocarla nel serraglio del palazzo arciducale di Bruxelles, è noto che l’opera fosse in casa di Rubens nel 1618. Per la figura di Daniele sappiamo che l’artista si ispirò al Gerolamo in meditazione dipinto da Girolamo Muziano (oggi Pinacoteca Nazionale di Bologna), di cui possedeva un disegno preparatorio. A oggi ci sono rimasti numerosi disegni a carboncino redatti per l’impaginazione del dipinto: per il santo (New York, Pierpont Morgan Library), per i due leoni dormienti (Pierpont Morgan Library e collezione privata), per i due felini svegli (già collezione Paul Wallraf, Londra), per la leonessa sdraiata (già collezione V. Koch) e per quella che indietreggia (Rijksprentenkabinet, Amsterdam). Per quanto incerto, è comunque plausibile un debito nei confronti di Tobias Stimmer, autore di una serie di xilografie bibliche (odierno esemplare di Basilea) che sicuramente un giovanissimo Rubens ebbe modo di apprezzare a Colonia e Anversa.
Con Ars Antiqua è possibile dilazionare tutti gli importi fino a € 7.500 a TASSO ZERO, per un totale di 15 RATE.
Es. Tot. € 4.500 = Rata mensile € 300 per 15 mesi.
Es. Tot. € 3.600 = Rata mensile € 720 per 5 mesi.
Per importi superiori a € 7.500 o per una maggiore dilazione nel tempo (oltre 15 rate), possiamo fornire un pagamento personalizzato.
Contattaci direttamente per avere il miglior preventivo.
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– DOMENICA 17.00 – 21.00 Dig.terr. 126 + 813 SKY
– In streaming sul nostro sito www.arsantiquasrl.com e sui nostri social Facebook e Youtube
Tutte le opere proposte da Ars Antiqua sono vendute corredate di certificato di autenticità a norma di legge e accurata scheda di approfondimento.
È possibile vedere direttamente le opere presso la galleria showroom di Milano, in via Pisacane 55 e 57.
Organizziamo personalmente trasporti e consegne delle opere, sia per l'Italia che per l'estero.
Daniele nella fossa dei leoni
Olio su tavola, cm 37 x 58,5
Con cornice cm 50 x 71
Esemplato sull’omonima tela rubensiana oggi conservata presso la National Gallery di Washington, l’opera figura un commovente san Daniele in intimo dialogo con Dio, racchiuso nel buio della fossa di cui si narra nel libro del profeta (Dan 6, 1-28). Uomo profondamente saggio, Daniele aveva conquistato la fiducia del re Nabucodonosor II, divenendone funzionario di corte e interprete di sogni. Passato successivamente in rapporti di amicizia con il persiano Dario, il santo fu calunniato da conoscenti e condotto alla fossa per il martirio. Come noto, i leoni non fecero lui alcun danno, accanendosi invece contro gli uomini che lo avevano diffamato. Datato al 1615, il dipinto passò dalla collezione di sir Dudley Carleton a quella di Carlo d’Inghilterra; entrato successivamente tra i possessi del primo duca di Hamilton fino al 1882, fu messo ripetutamente all’asta per conto di Christie’s nel corso di 37 anni. Entrato quindi nelle collezioni dei visconti di Cowdray, fu acquisito da Weitzner e poi Knoedler and Co. Lo stesso Rubens, in una missiva al Carleton, aveva indicato come avesse “cavati” i leoni “al naturale”, forte dell’allenamento condotto presso gli Este di Modena nel riprodurre a penna i bronzi in collezione. Anche se non rimane documentazione della prova pittorica, molto probabilmente eseguita dall’artista con la personale intenzione di collocarla nel serraglio del palazzo arciducale di Bruxelles, è noto che l’opera fosse in casa di Rubens nel 1618. Per la figura di Daniele sappiamo che l’artista si ispirò al Gerolamo in meditazione dipinto da Girolamo Muziano (oggi Pinacoteca Nazionale di Bologna), di cui possedeva un disegno preparatorio. A oggi ci sono rimasti numerosi disegni a carboncino redatti per l’impaginazione del dipinto: per il santo (New York, Pierpont Morgan Library), per i due leoni dormienti (Pierpont Morgan Library e collezione privata), per i due felini svegli (già collezione Paul Wallraf, Londra), per la leonessa sdraiata (già collezione V. Koch) e per quella che indietreggia (Rijksprentenkabinet, Amsterdam). Per quanto incerto, è comunque plausibile un debito nei confronti di Tobias Stimmer, autore di una serie di xilografie bibliche (odierno esemplare di Basilea) che sicuramente un giovanissimo Rubens ebbe modo di apprezzare a Colonia e Anversa.
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Es. Tot. € 4.500 = Rata mensile € 300 per 15 mesi.
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