Il XIX secolo vide il susseguirsi di vari stili, lo stile Impero, il Carlo X, il Biedermeier, il Luigi Filippo, il Napoleone III e i Revivals, l'Art Nouveau anche nel settore vetrario, con alterne fortune delle varie tradizioni vetrarie europee.
Nel periodo Neoclassico e Impero fu l'Inghilterra, indenne dalle devastanti guerre e dalle crisi sociali dell'epoca e all'apice della sua potenza economica, a costituire un modello per lo stile di vita e per gli arredi delle sue eleganti dimore. Il pesante e brillante cristallo al piombo inglese, esaltato da sfaccettate molature, che si fecero via via più fitte e complesse ricoprendo l'intera superficie dei manufatti. Nel resto del continente europeo i servizi da tavola omogenei per forme, decorazioni e dimensioni si erano diffusi nel continente nel XVIII secolo, mentre in Inghilterra furono adottati più tardi per poi costituire un prodotto normale, spesso realizzato su commissione, dall'inizio del XIX secolo.
Dal Principe del Galles a tutti i nobili ed i borghesi abbienti, i possibili acquirenti inglesi ricevevano offerte di preziosi cristalli molati non solo per la tavola ma anche per l'arredo.
I servizi più ricchi comprendevano numerosi tipi: calici per varie qualità di vino, bicchieri per acqua e birra, ciotole, brocche e decanter. La molatura a faccette passò di moda verso la fine del secolo ma ritornò negli anni settanta del XIX secolo con il 'Brilliant style'. I lampadari dal 1800 circa e soprattutto nel periodo Regency cambiarono stile arricchendosi di velari di gocce molate di vetro saldate al centro e ad un cerchio metallico esterno, che mascheravano le fonti di luce.
In Gran Bretagna la prima metà del XIX secolo vide l'applicazione di nuove tecniche: la decorazione a 'crystallo-ceramie', la incisione ad acido, la pressatura a stampo e la decalcomania. Ultimi arrivi