La manifattura dei cristalli Baccarat comincia nel 1764, quando Louis de Montmorency Laval, vescovo di Metz, chiede al regnante di Francia Luigi XV di aprire una fabbrica per la produzione del famoso cristallo, perché all’epoca si era costretti a rifornirsi a Venezia, l’autorizzazione con regio decreto arriva il 16 ottobre 1764.
Così, nella città di Baccarat in Lorena, sulle rive del fiume Meurthe, nasce la Verrerie Sainte Anne. Il terreno qui è ricco di silicio, elemento fondamentale per la produzione del vetro, in più le grandi foreste nelle vicinanze forniscono il combustibile per i forni.
Nella struttura, oltre il reparto produzione, vengono costruiti gli alloggi per gli operai potevano ospitare fino a 70 famiglie.
Il mastro vetraio Antoine Renaut. Consigliere del re, è il primo direttore. La Rivoluzione francese vede il declino della vetreria, che fallisce nel 1806. Viene rilevata nel 1816 dall’imprenditore Aimé-Gabriel d’Artigues, già proprietario in Belgio della Cristalleria Vonèche, che sposta tutta la produzione a Baccarat. Da questo momento la Verrerie si specializza nella lavorazione del cristallo, diventando dopo qualche anno la prima manifattura di cristallo di Francia, con commesse prestigiose da parte del re Luigi XVIII, poi Carlo X e Luigi Filippo.
Durante il periodo della Restaurazione, vengono apportate innumerevoli innovazioni, create nuove lavorazioni e colori particolari (come ad esempio il famoso rosso dorato), premiate nel corso degli anni da riconoscimenti e medaglie d’oro. In un primo tempo Baccarat fornisce i suoi cristalli anche ad artisti esterni, tra i quali Madame Désarnaud.
la prima che ha l’audacia di eseguire dei mobili interamente in cristallo, come il tavolo da toilette della Duchessa du Berry, da lei realizzato su disegno di Nicolas-Henry Jacob (1782-1871, allievo di David), ora al Louvre. Madame Désarnaud, vedova Charpentier, aveva portato avanti l’azienda del marito con grande passione e spirito imprenditoriale. Il pregiato materiale fornito da Baccarat viene tagliato e montato nel suo atelier chiamato Escalier de Cristal, dove vengono prodotti lussuosi vasi, lampade e altri oggetti d’arredo, che oggi si possono ammirare al Museo d’Orsay a Parigi. Durante l’Esposizione Universale del 1823, il marchio Baccarat si rivela al mondo. Fioccano commissioni da parte di re e imperatori. Come il calice Harcourt simbolo dell’azienda e tuttora in produzione, creato nel 1841 per il re di Francia Luigi Filippo, inciso con il monogramma reale e con il caratteristico bottone rosso rubino ottenuto con la fusione progressiva alla temperatura di cinquecentoquaranta gradi del cristallo e della polvere d’oro, calice poi diventato un’icona di eccellenza e di eleganza in cui hanno bevuto anche Napoleone III, Papa Giovanni Paolo II e il re del Marocco.
Nel 1867, all’Esposizione Universale di Parigi, vengono presentati due vasi eccezionali con i disegni delle decorazioni ispirati ai dipinti del pittore Charles-Joseph Natoire, rappresentanti l’Allegoria dell’Acqua e l’Allegoria della Terra. Sono dell’incisore Jean Baptiste Simon, al quale è concesso il privilegio di apporre la propria firma sull’opera. Ognuno di questi splendidi vasi, alti ben 76 cm., richiese un anno di lavoro. Tra le grandi commissioni reali, quella per lo zar Nicola II, il cosiddetto ‘Candelabro dello zar‘, alto 3,85 metri e composto da 3.320 pezzi di cristallo con 79 candele.
Nicola II durante il suo soggiorno a Parigi nel 1896, ne commissionò alcuni per i suoi palazzi a San Pietroburgo ma chiese una versione elettrica. Di fatto questo fu il primo Baccarat a illuminazione elettrica. Agli inizi del ‘900, Baccarat produce i primi flaconi di profumo. Anche il Sillage de la Reine, il profumo ricreato recentemente in base a quello utilizzato da Maria Antonietta, è contenuto in un flacone in cristallo Baccarat. Nel 1948 viene disegnato Soleil, un grande orologio dai raggi di cristallo. Disegnato da George Chevalier, è ispirato al simbolo del Re Sole (usato per i cancelli del Palazzo di Versailles). Il primo acquirente del prezioso oggetto è Arthur Miller, che lo sceglie per decorare il suo appartamento di Manhattan, all’epoca del suo matrimonio con Marilyn Monroe. Nel 1956 vengono realizzati due flaconi con iniziali in oro zecchino, per il matrimonio del principe Ranieri di Monaco con Grace Kelly.
Sono una riedizione di un servizio Malmaison del 1913. Nel 1993 lancia la prima collezione di gioielli e nel1995 la collezione di bicchieri subisce una rivoluzione con la nascita della finissima collezione Vega. “Seule la perfection peut se permettre toutes les audaces".
Solo la perfezione può permettersi di essere audace…” è uno degli slogan Baccarat.
Dans la structure, en plus du département de production, le logement des travailleurs pouvait accueillir jusqu’à 70 familles.
Maître verrier Antoine Renaut. Conseiller du roi, il est le premier directeur. La Révolution Français le déclin de la verrerie, qui échoua en 1806. Il a été repris en 1816 par l’entrepreneur Aimé-Gabriel d’Artigues, ancien propriétaire en Belgique de cristalleria Vonèche, qui a déménagé toute la production à Baccarat. A partir de ce moment, Verrerie se spécialise dans la transformation du cristal, devenant au bout de quelques années la première manufacture de cristal en France, avec des commandes prestigieuses du roi Louis XVIII, puis de Charles X et de Louis Philippe.
Pendant la période de restauration, d’innombrables innovations sont faites, de nouveaux procédés et des couleurs particulières (comme le fameux rouge doré) sont créées, récompensées au fil des ans par des prix et des médailles d’or. Baccarat fournit d’abord ses cristaux à des artistes externes, dont Madame Désarnaud.