Le prime prove in vetro opalino furono realizzati a Murano intorno al XVI secolo, con l'aggiunta del fosfato di calcio, derivante dalla calcinazione delle ossa. Tale formula non rimase segreta e fu copiata dalla Germania, dove questo vetro era noto come bein glass, cioè vetro di ossa. Il vetro opalino fu prodotto in grande quantità in Francia del nord, durante XIX secolo e raggiunse l'apice della diffusione e popolarità durante l'impero di Napoleone III; ma i pezzi fabbricati nel periodo di Napoleone I, che sono translucidi, sono i più ricercati dal mercato antiquario e dai collezionisti.
Le fabbriche erano a Le Creusot, a Baccarat, a Saint-Louis-lès-Bitche. In Inghilterra se ne produsse nel XVIII secolo, a Bristol e Londra.
Dalla metà dell'Ottocento però vennero di moda gli oggetti in vetro opalino opaco. Alla Manifattura di porcellane di Sèvres si sperimentò una linea produzione in vetro lattimo bianco, decorato a mano, che tentava di imitare la trasparenza della porcellana cinese.